Nuova Riveduta:

Genesi 3:8

Poi udirono la voce di Dio il SIGNORE, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza di Dio il SIGNORE fra gli alberi del giardino.

C.E.I.:

Genesi 3:8

Poi udirono il Signore Dio che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno e l'uomo con sua moglie si nascosero dal Signore Dio, in mezzo agli alberi del giardino.

Nuova Diodati:

Genesi 3:8

Giudizio dell'uomo
Poi udirono la voce dell'Eterno DIO che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell'Eterno DIO fra gli alberi del giardino.

Riveduta 2020:

Genesi 3:8

E udirono la voce dell'Eterno Iddio, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell'Eterno Iddio fra gli alberi del giardino.

La Parola è Vita:

Genesi 3:8

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La Parola è Vita
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Riveduta:

Genesi 3:8

E udirono la voce dell'Eterno Iddio, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell'Eterno Iddio, fra gli alberi del giardino.

Ricciotti:

Genesi 3:8

Il castigo e la promessa.
Ed avendo udito la voce del Signore Dio che passeggiava nel paradiso all'aura vespertina, si nascosero, Adamo e la moglie sua, dalla faccia del Signore Dio in mezzo agli alberi del paradiso.

Tintori:

Genesi 3:8

Le scuse.
Ed avendo udita la voce del Signore Dio che passeggiava nel paradiso al fresco della sera, Adamo con la sua moglie si nascose dal cospetto del Signore Dio in mezzo agli alberi del paradiso.

Martini:

Genesi 3:8

E avendo udita la voce del Signore Dio, che camminava nel paradiso nel tempo, che levasi il vento dopo il mezzodì, si nascose Adamo, e la sua moglie alla vista del Signore in mezzo agli alberi del paradiso.

Diodati:

Genesi 3:8

Poi, all'aura del dì, udirono la voce del Signore Iddio che camminava per lo giardino. E Adamo, con la sua moglie, si nascose dal cospetto del Signore Iddio, per mezzo gli alberi del giardino.

Commentario abbreviato:

Genesi 3:8

6 Versetti 6-8

Osservate i momenti della trasgressione: niente passi in avanti ma solo indietro verso la fossa. 1. Ella vide: molti peccati entrano tramite l'occhio. Non indugiamo mai su quello che ci può portare a concepire desideri pericolosi Mat. 5:28; 2. Ella prese: fu un suo proprio atto e una sua iniziativa. Satana può tentare, ma non può forzare; può convincere a buttarci giù ma egli non può buttarci giù Mat 4:6; 3. Ella mangiò: quando la donna guardò l'albero forse non intendeva prenderne i frutti o quando li prese, non intendeva mangiarne: ma non finì così, per cui è meglio bloccare i primi fomiti del peccato e farli passare prima di trovarsi immischiati in esso; 4. Ella lo diede pure a suo marito che era con lei: quelli che fanno il male cercano di attirare gli altri a fare lo stesso; 5. Ella ne mangiò: nel trascurare l'albero della vita, di cui gli era permesso mangiare, e mangiando dell'albero della conoscenza, che era proibito, Adamo dimostrò chiaramente un disprezzo di ciò che Dio gli diede e un desiderio per ciò che Dio non decise di dargli. Dio gli avrebbe dato tutto quello che piaceva all'uomo e ciò che lo poteva soddisfare veramente, ma il suo peccato fu, con una parola sola, disobbedienza, Ro 5:19; disobbedienza a un piano e a un facile e preciso comando. L'uomo non aveva alcuna natura corrotta che lo portasse a tradirlo ma pieno di libero arbitrio, non indebolito né danneggiato. L'uomo si rivoltò subito a Dio e condusse tutta la sua posterità nel peccato e nella rovina. Chi, quindi, può affermare che il peccato di Adamo è una cosa banale? Quando fu troppo tardi, Adamo ed Eva si resero conto della follia di aver mangiato il frutto proibito. Essi videro la felicità da cui decaddero e la miseria in cui caddero. Videro un Dio affettuoso provocato e la privazione della sua grazia e del suo favore. Vedete quale disonore e quale difficoltà è il peccato: porta scompiglio dovunque entra e distrugge ogni cosa buona. Prima o poi farà vergognare sia per la vergogna del pentimento vero che termina in gloria sia per la vergogna e per il disprezzo eterno per il quale il malvagio risorgerà nel grande giorno. Vedete qui la "normale" follia di coloro che peccano. Essi si curano maggiormente di salvare la loro faccia davanti agli uomini piuttosto che cercare il perdono da Dio. Le scuse che gli uomini danno per coprire e ridurre i loro peccati sono vane e frivole e anche con le cinture di foglie di fico essi non poterono migliorare la situazione. Ma ciò nonostante siamo sempre pronti a coprire le nostre colpe come Adamo. Prima di peccare essi gradivano le dolci visite di Dio con umile gioia; ma ora Egli faceva a loro terrore. Nessuna meraviglia se essi erano pure terrore a se stessi e pieni di confusione. Questo mostra la falsità del tentatore e le frodi delle sue tentazioni. Satana promise che essi sarebbero stati al sicuro ma adesso non la pensavano più così! Adamo ed Eva erano ora dei miserabili consolatori l'uno dell'altro!

Riferimenti incrociati:

Genesi 3:8

Ge 3:10; De 4:33; 5:25
Giob 34:21,22; 38:1
Giob 22:14; 31:33; 34:22; Sal 139:1-12; Prov 15:3; Ger 23:24; Am 9:2,3; Gion 1:3,9,10; Rom 2:15; Eb 4:13

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